Scilla, martedì 1 L’eredità del Mare Nostrum
Eva Gerace, Francesco Idotta, Rosa Maria Cagliostro, Oriana Schembari
Presentato domenica scorsa al castello Ruffo, “Rotte Mediterranee”,edito dalla Città del Sole. L’autore del volume è il reggino Francesco Idotta,scrittore, insegnante di filosofia e storia presso il liceo scientifico di Santa Eufemia e di filosofia nel corso di alta formazione docenti nell’Università per stranieri “Dante Alighieri”. È proprio a conclusione del corso indirizzato ai docenti stranieri, che nasce l’idea di raccogliere in un unico volume le lezioni di filosofia che hanno avuto per oggetto il Mediterraneo,come punto di incontro tra civiltà diverse. Da questa premessa, l’autore inizia un viaggio nella storia, attraverso un dialogo con i filosofi del passato e contemporanei, con l’intento di far emergere quanto ancora il Mediterraneo possa dare oggi all’Europa in termini di accoglienza e accettazione del diverso. <<L’eredità del Mediterraneo- spiega l’autore- è l’Europa, che effonda le sue radici in diverse culture: araba, greca e cristiana>>. <<Un contributo contemporaneo che dà suggerimenti e risposte sulle regole della convivenza civile>> dichiara Rosa Maria Cagliostro, presidente del Cerere, che ha ospitato l’evento, che va inserirsi perfettamente nella mostra in corso, “Miti Mediterranei”, che tende a valorizzare la cultura del mare nostrum. In un epoca in cui la convivenza tra culture diverse è sempre più difficile, la nostra storia ci insegna che <<solo se si accettano le differenze si può convivere>>. È il messaggio che viene fuori dalla lettura del volume, ribadito dalla psicologa Eva Gerace nella sua relazione. Nel viaggio nel passato, la psicologa intravede il viaggio interiore dell’autore, <<nato del mare di Ulisse e amante delle differenze>>. Tanti i riferimenti ai personaggi mitologici del passato dallo stesso Ulisse a Pinocchio. La lettura è resa particolarmente affascinante anche dall’uso di un linguaggio ricco di richiami poetici e filosofici. Tale ricchezza sia di linguaggio che di contenuti è emersa immediatamente dall’interpretazione di alcuni brani da parte dell’attrice Rachele Ammendola.